Archivio della Società Mutuo Soccorso di Doccia

Pillole di Doccia: un viaggio con una meta al mese, per conoscere meglio la storia della nostra bellissima biblioteca.

L’undicesimo appuntamento lo abbiamo dedicato all’Archivio della Società Mutuo Soccorso di Doccia

La Manifattura Ginori, fondata dal Marchese Carlo Ginori nel 1735, ha profondamente influenzato il territorio di Sesto, l’istruzione, gli usi e soprattutto l’attività lavorativa, aprendo alle donne, fino a quel momento destinate solo ai lavori domestici o legati all’agricoltura, il mondo della fabbrica, la fabbrica che produceva “oro bianco” che poi sapienti mani armate di pennello sapevano trasformare in opere d’arte.

Primo Maggio 1829, festa dei lavoratori, iniziano i lavori che vedranno, entro fine mese, la firma dell’atto di fondazione della “Società di Mutuo Soccorso” firmato da Carlo Leopoldo Ginori e 134 operai.

Nasce un’istituzione che voleva sostenere il benessere degli operai e degli impiegati e delle loro famiglie, prevedendo una pensione per gli anziani e gli invalidi (dal 1872), un servizio sanitario gratuito (dal 1881) corsi d’istruzione obbligatoria per gli operai, la scuola di disegno industriale (fu fondata nel 1872 la Scuola di Disegno per preparare i futuri lavoratori) oltre per tutti i soci un accordo con l’amministrazione che permetteva un pagamento agevolato delle tasse.

Ginori fondò anche un circolo ceramico, una piccola biblioteca e una scuola elementare gratuita.

Tutto questo è testimoniato dall’archivio storico della SMS che oggi è custodito dalla Biblioteca Ernesto Ragionieri, nella sede in cui gli operai hanno iniziato a lavorare e fabbricare i loro manufatti. L’archivio è costituito da circa 1.150 pezzi: vi troviamo i registri dei Soci, statuti e regolamenti, verbali, contabilità, corrispondenza.

Significativo è il materiale concernente l’attività del Mutuo Soccorso: sussidi di malattia, pensioni, sussidi alle vedove, assistenza medica generale e specialistica.

La Società Mutuo Soccorso Ginori è una delle più antiche della Toscana e d’Italia, l’archivio a disposizione copre gli anni dal 1872 in poi, dal momento della sua ristrutturazione, nel momento in cui la proprietà della Manifattura sta passando ad Augusto Richard.