Fondo Pinocchio

Pillole di Doccia: un viaggio con una meta al mese, per conoscere meglio la storia della nostra bellissima biblioteca.

L’ottavo appuntamento lo abbiamo dedicato al Fondo Pinocchio

Perché c’è un Burattino di legno nel corridoio a destra, entrando in biblioteca, ed alle sue spalle si trova un fondo con più di 300 materiali?

In base ad una ricostruzione fatta da Nicola Rilli in “Pinocchio a casa sua”, “Le avventure di Pinocchio” sarebbero state scritte fra il territorio di Castello e Sesto Fiorentino.

Carlo Lorenzini, detto Collodi in omaggio al paese natale della madre, viveva con il fratello Paolo, in una villetta chiamata “Il Bel Riposo” a Castello, oggi frazione di Firenze ma all’epoca territorio di Sesto Fiorentino. Collodi per trovare ispirazione e scrivere Pinocchio prese spunto dalla vita di tutti i giorni. Nello studio condotto da Rilli è possibile ricostruire tutti i luoghi che il Collodi prese come spunto per scrivere il suo romanzo. Fra tutti, la sede allora della Manifattura Ginori diretta dal fratello Paolo, oggi sede della Biblioteca Pubblica Ernesto Ragionieri, lo ispirò per descrivere il paese dei Barbagianni. Gli operai che uscivano dalla fabbrica sporchi della polvere di caolino, che serviva per fabbricare la porcellana, fece immaginare a Collodi dei barbagianni.

In quegli anni, alla fine del 1800, Carlo propose a Guido Biagi, redattore del “Giornale per bambini” per l’inserto settimanale, quella che oggi viene considerata la favola più tradotta al mondo.

Come poteva la biblioteca non conservare un fondo dedicato a Pinocchio?

Il fondo è stato costituito nel maggio del 2017, i materiali sono stati suddivisi in cinque sezioni: le Opere di Carlo Lorenzini, i rifacimenti de “Le avventure di Pinocchio”, Pinocchio tradotto in molte lingue, oltre a quelle più conosciute come inglese, francese, tedesco o spagnolo, è presente anche una traduzione in latino, una in lettone, una in esperanto, una con i simboli emoticon oltre che una in simboli CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), varie edizioni di Pinocchio con illustrazioni di noti artisti, ed infine le opere di critica letteraria su Pinocchio.

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